Mancano pochi giorni alla Consultazione popolare di Erbusco, che dovrebbe incoronare un "vincitore" di due schieramenti (uno per il no e l'altro per il sì) venutisi a creare in seguito alla proposta di ampliamento del centro commerciale Porte Franche, a cui è stato dato il nome "Porte Franche 2".
In un contesto viziato da una serie di spunti negativi per il territorio, l'ambiente, la viabilità e la salute dei cittadini, sono emerse molte caratteristiche tipiche del genere umano, sia in positivo che in negativo.
Comunque andrà la Consultazione, questo progetto ha acceso una scintilla in molti cittadini, che si sono ritrovati coesi come non mai contro un sistema alterato da giochi di potere e di interessi, che vanno a contaminarsi l'uno con l'altro. Un sistema che cerca di autoreferenziarsi e di farsi largo tra gli interessi economici privati.
Come possono gli abitanti di Erbusco riprendersi i propri spazi, il proprio ambiente, il proprio territorio e la propria vita? Certamente votando un NO alla consultazione di domenica 29 maggio.
Sarà sufficiente la vittoria di questo NO a rimettere le cose a posto? Certamente no!
Però sarà un grande passo che ratificherà un principio democratico di partecipazione alla cosa pubblica e, soprattutto premierà tante persone che avranno capito che con la coesione sociale e la partecipazione ai processi decisionali dell'Amministrazione Comunale, il Cittadino si riappropria di strumenti partecipativi che vengono sistematicamente annullati da una delega ad un gruppo di persone. Ma soprattutto si riappropria del proprio territorio.
Maria Grande
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